Mineral & Gem 2015 in Sainte-Marie aux-mines

di Diana Fattori - Foto Nando Musmarra

 

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L’appuntamento della 52 edizione della borsa internazionale di Sainte- Marie aux- mines si è tenuto dal 25 al 28 giugno 2015. Come consuetudine, anche quest’anno siamo andati a visitarla.

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Abbiamo alloggiato a Colmar per poter godere ogni giorno del tratto di strada che in circa trenta minuti si snoda attraverso i bellissimi paesi alsaziani. Lungo il tragitto abbiamo incontrato cicogne in volo, castelli diroccati, produttori di sidro e vino bianco, la bellissima Ribeauville piena di fiori colorati, per poi addentrarci nel bosco fresco e ossigenante, che ricorda a chi come noi vive in una megalopoli inquinata, l’importanza della fotosintesi clorofilliana per la vita sulla terra.
Arrivati a Sainte-Marie di mercoledì, abbiamo trovato il parcheggio facilmente e siamo entrati nel recinto che contiene una delle due fiere di minerali, gemme e fossili più importanti d’Europa. Girando per i vicoli dove si incontrano le tende di espositori provenienti da tutto il mondo, al primo colpo d’occhio è stato evidente che i minerali e le gemme superavano di gran lunga i fossili.

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In effetti abbiamo sentito varie lamentele sull’argomento da parte di appassionati di paleontologia. Per quello che mi riguarda non sono completamente d’accordo. Quest’anno, ad esempio, appena arrivati abbiamo adocchiato una magnifica stella marina (Aldebarania arenitea) dell’Eocene del North Carolina (USA). Questo è il classico fossile che tutti sanno che esiste e nessuno ha mai visto se non disegnato sui libri. Chi scrive ha trascorso mesi della sua vita sulla costa del North Carolina e non ne ha mai vista una intera uguale, e neppure parziale. Non era neppure troppo cara... il tempo di pensarci su qualche minuto per tornare a riguardarla e... la bella Aldebarania era già sparita! (*)

Il mercato funziona così...

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E nella ripetizione identica a se stessa come un mantra tibetano di prodotti offerti da venditori marocchini (denti di squalo-ammoniti svolte-trilobiti uguali tra loro-minerali fatti con lo stampo) ci hanno colpito le bellissime stromatoliti del Giurassico superiore tedesco, il legno fossile dell’Indonesia che non ha nulla da invidiare a quello dell’Arizona, farfalle cretacee della Cina formato gigante, un intero tronco fossile del Devoniano di San Pietroburgo (Russia), numerosi trilobiti americani assolutamente spettacolari che provenivano da una collezione privata in vendita per la prima volta, Cypraeae dell’Eocene (Cuisiano) francese.

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Complice il bel tempo abbiamo gironzolato tre giorni per lo show, che è strutturato su due grandi aree: la zona dei minerali (che ha il suo fulcro nel teatro cittadino) e la zona gemme, sul lato nord della città. Un simpatico trenino collega le due zone tra loro, compiendo continuamente il tragitto.

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Per quanto riguarda l’organizzazione, abbiamo apprezzato il wi-fi gratuito e il ristorante all’aperto del parco Jules Simon, dove si può gustare un classico della cucina alsaziana: la tarte flambee, una sorta di pizza con la panna molto saporita.

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Come ogni anno sono state organizzate esposizioni molto interessanti. Quest’anno, dislocate in vari punti dello show, c’erano mostre sui minerali delle Alpi, le stauroliti della Russia, il museo dell’ambra di Kaliningrad, animazione didattica sulla paleontologia, la preistoria e la geologia per i bambini, visite guidate gratuite alla Gabo Gottes (una delle tante miniere sotteranee d’argento della zona). Ci sono stati anche molti seminari brevi su vari aspetti della cristalloterapia, che, piaccia o meno, è una disciplina che riscuote consensi sempre più ampi.

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Nel 2016 il Mineral & Gem si terrà come di consuetudine il terzo week-end di giugno, ovvero dal 23 al 26.

Non perdetevelo!

(*) Arrivati a casa, scoprirò che la bella Aldebarania aveva viaggiato quasi come clandestina nella nostra auto: il nostro fotografo l'aveva acquistata a mia insaputa, sottraendola, con un colpo di mano, ai concupiscenti sguardi di un collezionista belga... evvai!!!!

 

Diana Fattori ©