Meteoriti e Olio Santo

 

di Nicola Cardaci

 

foto Nando Musmarra


Veduta aerea Meteor Crater


Alcuni anni fa mi trovavo a Siena in occasione di una mostra di Minerali e Fossili organizzata dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di quella città.
La mia piccola collezione di meteoriti era esposta su un paio di tavoli ed ogni pezzo era corredato del necessario cartellino esplicativo.
Come molti collezionisti, la mia passione si sviluppa anche nel piacere di partecipare a convegni e occasioni in cui trovare persone interessate allo stesso argomento, sensibili e disponibili a confrontare le proprie idee.
E proprio in quella manifestazione ebbi la possibilità di imparare qualcosa di straordinario che andava oltre la pura conoscenza scientifica e che ampliava maggiormente la mia conoscenza del mondo, facendomi scoprire nuove relazioni tra le cose.

Holsinger Meteorite

The Helsinger meteorite - Il più grande frammento del meteorite che ha provocato un cratere profondo 45 metri in Arizona

Tra i visitatori un sacerdote si dichiarò appassionato e studioso di meteoriti, questi sassi che cadono ogni tanto sul nostro pianeta. Egli si era documentato sulla "pioggetta di sassi" caduta vicino Lucignano (Siena) la sera del 16 giugno 1794 e citata dal frate Ambrogio Soldani. Quell'evento ebbe il primo resoconto scientifico ufficiale in cui il frate dichiarava che quelle strane pietre erano di origine extraterrestre e non frammenti di lava del Vesuvio, come ipotizzato da altri studiosi.
Ad un certo punto il sacerdote, un po' timidamente, mi chiese di poter toccare qualcuna delle meteoriti che avevo sul tavolo, perché le aveva studiate sui libri, viste nelle vetrine dei musei e mai aveva avuto occasione di toccarne una.
Risposi, forse un po' con leggerezza: "Ma certo padre, in fondo è roba che viene dal cielo!".

Egli, per fortuna, sorrise indulgente alla mia battuta e, tenendo in mano una meteorite, mi volle ripagare con una curiosa questione.

"Lo sa che le meteoriti hanno influito, secondo me, in modo profondo sulla nostra civiltà?"
Risposi che non riuscivo a vedere un collegamento tra i miei sassi extraterrestri e la civiltà umana.

Allora iniziò: "Come chiama lei lo spazio fuori della Terra?"
"Mah... cosmo, spazio, spazio interstellare, vuoto, galassia, spazio siderale..."
"Ecco - mi bloccò - spazio siderale è il punto di partenza. Significa zona dove stanno le stelle, perché stella, in latino, si dice sidus - sideris."
"E come si chiama - incalzò - l'industria dove si lavora il ferro?"
"Industria siderurgica" ribattei un po' stupito.

"Vede, le parole siderale e siderurgico hanno la stessa radice. La parola da cui entrambe derivano è sìderos, che in greco vuol dire ferro. Infatti in italiano abbiamo parole come sideremia, il tasso di ferro contenuto nell'emoglobina - è scritto fra le analisi del sangue -, e siderite, un minerale che contiene ferro. I Latini erano in stretto contatto con i Greci che vivevano nella penisola italiana, la Magna Grecia, quindi, quando capitava loro di vedere qualche sasso cadere dal cielo e vedevano che conteneva ferro - sìderos - pensarono che fosse un frammento di una di quelle cose che brillano nel cielo notturno e le chiamarono sìdera, le stelle, appunto!"

"C'è una leggenda dell'antica Roma, che narra come Romolo, fondatore della città, ebbe l'approvazione del suo operato addirittura dal dio Marte, dio della guerra. Il dio gli dette in regalo un'armatura di ferro e una spada."

"E' chiaro che leggende e miti sono fantasie popolari, ma traggono sempre origine da fatti reali poco comprensibili. Probabilmente la leggenda si riferisce alla caduta di qualche meteorite di ferro grande abbastanza da poterci ricavare una spada e un'armatura per il Re. Inoltre, poiché il cielo è la dimora degli dei, il ferro per gli antichi diventa di fatto un metallo sacro degno solo dei re."
"Forse è per questo che l'unico oggetto di ferro trovato nella tomba del faraone Tutankamon è un pugnale rituale di ferro meteoritico, come risulta dalle analisi moderne."
"Il ferro, in realtà era già conosciuto da Indiani, Ittiti e Persiani, perché avevano imparato a ricavarlo dal minerale che lo conteneva arrostendolo con molta legna. Però il metallo così ricavato era molto impuro, pieno di scorie, che dovevano essere eliminate con un lungo e faticoso lavoro di martellatura a caldo. Forgiare una spada di ferro costava molto tempo e fatica. Per questo, forse, la caduta di una sasso fatto tutto di ferro puro, pronto per essere lavorato, era considerato un dono degli dei!"
"Ma non è tutto qui - aggiunse il sacerdote -, ho letto che uno storico romano raccontava della pietra sacra conservata nel tempio di Delfi, in Grecia, dedicato ad Apollo."
"La pietra era caduta dal cielo, ed era tutta nera. Nell'impatto si era spaccata e l'interno era di metallo lucente. La pietra fu portata al tempio e venerata come oggetto sacro."
"Dopo alcuni giorni, però, il metallo cominciava a diventare opaco (con l'esposizione all'aria cominciava ad ossidarsi, ad arrugginire) e questo fatto fu interpretato dai sacerdoti di Apollo come l'effetto della corruzione e della contaminazione del mondo materiale su un oggetto puro proveniente dal cielo, luogo sacro, metafisico."
"A qualcuno venne l'idea di pulire il metallo meteoritico con olio d'oliva, come si faceva nella pulizia personale a quel tempo, e ci si accorse che dopo la pulizia il metallo conservava la sua lucentezza."
"Questo fatto straordinario spinse i sacerdoti a pensare che l'olio doveva contenere qualcosa di sacro che preservava la purezza dell'oggetto celeste (in effetti l'olio preserva i metalli dall'ossidazione - è una conoscenza che fa parte della chimica) e da allora è stato sempre usato nelle cerimonie religiose per trasmettere o preservare la sacralità.
"Infatti re e imperatori venivano benedetti, unti, con olio santo. L'olio è usato nella cerimonia della Cresima e dell'Estrema Unzione. Gesù Cristo è anche chiamato "l'Unto del Signore" perché christos, in greco, significa unto."

The Sky is Falling

"Recentemente sono stati scoperti dei piccoli crateri di probabile origine meteoritica in Abruzzo, sul Monte Sirente. Si tratterebbe di un piccolo sciame caduto approssimativamente all'inizio del IV sec. d.C., perché sono stati trovati dei riferimenti su antiche pergamene. E' molto probabile che il fenomeno sia capitato durante il regno di Costantino e che la scia fiammeggiante dello sciame di meteoriti sia stata interpretata come un segno di croce nel cielo. Gli storici latini ci hanno tramandato la frase che Costantino disse di aver udito: "IN HOC SIGNO VINCES" (con questo segno vincerai) e che lo spinse a promulgare il cristianesimo come religione ufficiale dell'impero romano."
"Infine, è quasi certo che la famosa Pietra Nera conservata nella KAABA, la costruzione a forma di cubo situata nel centro religioso della Mecca, sia una meteorite caduta sulla Terra e quindi oggetto di culto molto prima dell'avvento di Maometto, e da lui utilizzata per propugnare l'islamismo".

Fossili Veraci al Meteor Crater

Fossili Veraci al Meteor Crater, Arizona

 

Nicola Cardaci copyright © 2009