Biodiversity of Fossils in Amber from the Major World Deposits

 

 Biodiversity Amber Cover

edited by David Penney

Siri Scientific Press - Manchester, UK, ISBN 978-0-9558636-4-6 (2010), lingua Inglese, Hard cover, 304 pp, illustrazioni a colori, 85 sterline.

 

L’ambra è una affascinante sostanza creata dalla resina fossilizzata di varie specie di alberi che sono vissuti milioni di anni fa. Questa antica resina agì come una trappola, catturando al pari di una istantanea fotografica, insetti, piante ed altri tipi di inclusioni che si sono conservati esattamente come erano, fornendo agli studiosi un punto di vista unico sulla storia della loro evoluzione.

Il libro in esame presenta contributi di molti esperti, invece che il punto di vista di un singolo autore, ed ha il pregio di includere per la prima volta informazioni che normalmente sono disponibili solo sulle riviste accademiche specializzate e non al grande publico.

Il capitolo introduttivo descrive come i tessuti (ed, eventualmente il DNA...) si preservino nell’ambra, e fornisce suggerimenti su come distinguere l’autenticità degli esemplari (differenze tra ambra, copale e imitazioni in materie plastiche). Vengono descritti metodi di studio e preparazione degli esemplari, e, soprattutto, le speciali tecniche della fotografia al microscopio, croce e delizia di tutti i collezionisti d’ambra.

 

Biodiversity in Amber

 

I depositi di ambra (e di copale) presi in esame contengono inclusioni hanno un’età che va dai tempi più recenti al Cretaceo inferiore, testimoniando un record ininterrotto di circa 135 milioni di anni.

Ognuno dei capitoli del libro analizza un singolo deposito, seguendo un formato più o meno standardizzato che include una introduzione, informazioni sul contesto geologico, la collezione degli esemplari di ambra provenienti da quello specifico deposito, il paleohabitat, notizie sugli alberi la cui resina ha prodotto l’ambra, l’età geologica, le proprietà fisico chimiche, la varietà delle inclusioni e un elenco finale dei fossili descritti.

Nel libro sono presi in esame tredici importanti depositi di ambra sparsi per il mondo: quelli della Repubblica Domenicana, del Messico, di Bitterfeld (Germania), di Capo York in Australia, i giacimenti baltici, di Rovno (Ucraina), Oise (Francia), Canada, Raritan (NJ, USA), Charente (Francia), Burma, Spagna e Libano.

 

Copal Biodiversity

 

L’ultimo capitolo è dedicato al copale, con particolare attenzione ai giacimenti del Madagascar e della Colombia. Il copale, pur non essendo così vecchio (o polimerizzato) da essere definito ambra è molto interessante, perchè conserva insetti ed altri artropodi esattamente come l’ambra. La stragrande maggioranza degli esemplari di ambra proveniente da uno qualunque dei depositi prima citati pesa meno di 50 grammi, contenendo una o poche inclusioni. Esemplari di copale che raggiungono il peso di un chilo non sono rari, ed essendo di grosse dimensioni contengono molto spesso un numero molto alto (anche centinaia) di insetti morti nello stesso momento (o a pochi secondi l’uno dall’altro).

Il copale permette di osservare con grande completezza la biodiversità nell’ecosistema degli insetti della foresta neotropicale, che tanti studiosi stanno cercando di conservare ai giorni nostri, inotre il suo studio può fornire nuove risposte ad argomenti scottanti come i cambiamenti climatici del pianeta.

Il libro è pubblicato dalla Siri Scientific Press, una giovane casa editrice inglese che ha al suo attivo testi molto interessanti, soprattutto su argomenti entomologici e botanici, sia che riguardino i fossili che esemplari attuali (www.siriscientificpress.co.uk vi suggerisco caldamente di dare uno sguardo ai libri in catalogo)

Il libro è riccamente illustrato con ottime foto tutte a colori ed è utilissimo per l’identificazione delle inclusioni, ponendosi come riferimento indispensabile sia per gli studiosi che per gli appassionati.

Nei miei scaffali ci sono molti libri sull'ambra, alcuni sono molto interessanti, altri sono perlopiù cataloghi di oggetti realizzati con l’ambra, belli da sfogliare, poveri di contenuti. Il libro edito da David Penney appartiene alla prima categoria, e merita un bel 10 e lode nella mia scala di punteggi.

Buona lettura!

 

Diana Fattori ©