Nomochirus N.7: ATELOSTOMATA I - HOLASTEROIDA, MERIDOSTERNATA

Nomochirus N.8:  IRREGULARIA - HOLECTYPOIDA, ECHINONEOIDA

 di Nando Musmarra

 Atelostomata01 Nomochirus8 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Benritrovati tutti

Dopo averne parlato in più occasioni durante questi ultimi anni, siamo giunti alla descrizione degli ultimi 2 volumi della collana Nomochirus.

Nel volume 7 e 8 vengono presi in esame, rispettivamente, gli ordini della classe Echinoidea:

Volume 7 - ATELOSTOMATA (HOLASTEROIDA e MERIDOSTERNATA) con la trattazione dello Stem Group degli Atelostomata con le famiglie Collyritidae, Disasteridae, Hyboclypidos, Pygorhitidae e Tithoniidae e del Crown Group, sempre del superordine Atelostomata con l’ordine Holasteroida, il subordine Meridosternata e gli infraordini Cardiasterina e Urechinina.

Volume 8 - IRREGULARIA - HOLECTYPOIDA, ECHINONEOIDA
con la trattazione sia dello Stem Group che del Crown group dell’infraclasse Irregularia composta dagli ordini Holectypoida e Echinoneoida. Da segnalare l’inclusione nel volume anche della famiglia Desorellidae, che mancava, per assenza di esemplari, nella trattazione dell’ordine Microstomata del vol. 5, in modo di conludere l’opera con la rappresentazione di tutte le famiglie.


Poichè siamo alla fine della collana editoriale, proviamo a dare un giudizio non di parte sul lavoro svolto dai nostri amici Manuel Saura Vilar e Juan Antonio Vives.

 

Cominciando dai punti a favore, si deve ancora una volta evidenziare che la struttura di tutta l'opera è fluida, senza inceppamenti, aiutata nel suo svlogersi da una forma concisa, chiara e sempre corretta, il che non è assolutamente poco. Il tema degli echinoidi, come abbondandemente sottolineato nelle recensioni precedenti, non è nuovo, ma è affrontato con coerenza sistematica e riesce a tenere il lettore sempre interessato, vuoi perché il neofita è sempre ansioso di dare un nome ai propri ritrovamenti vuoi perché la sistematica, le località di ritrovamento e soprattutto le fotografie dalle varie prospettive calamitano l'attenzione e quasi impediscono di passare alle pagine successive.

 Nonostante l'opera spagnola non sia stato tradotta in inglese, le vendite hanno interessato lettori di tutte le lingue. La collana ha venduto molto, anche nei paesi anglosassoni con gli Usa in testa. In italia, poi, le copie vendute hanno raggiunto cifre consistenti, un risultato eccezionale per una iniziativa cominciata solo grazie alla passione degli autori.

Passiamo ora ai contro.

Premesso che la ricerca scientifica nel mondo echinologico è in continua evoluzione e, in molti casi, la velocità con cui si succedono le pubblicazioni scientifiche rende impossibile incorporare i cambiamenti in ogni volume, la composizione di ognuno di essi è un processo lento in cui i capitoli vengono chiusi raggiungendo un punto dopo il quale è impossibile apportare modifiche o aggiungere altri dati. Per questo motivo è inevitabile che il volume appena pubblicato possa già essere in qualche caso obsoleto e ancora di più dopo diversi anni.

Complice la limitata esperienza degli autori alla prima avventura editoriale e, come scritto sopra, la continua evoluzione degli studi scientifici e le problematiche editoriali, i primi volumi sono diventati, a detta degli autori stessi, velocemente obsoleti. Manuel Saura Vilar e Juan Antonio Vives, facendo un'apprezzata autocritica, hanno già revisionato, ampliato, migliorato e ripubblicato i primi due numeri della collana: Clypeasteroida e Cidaroidea.


L’opera tutta è sicuramente promossa, e la lettura è consigliata: ci troviamo davanti a una collana che ha mantenuto le promesse, facendosi strada nel mondo dell’editoria specializzata e ritagliandosi il proprio pubblico di appassionati.  Come il vino, che nella terra nativa degli autori è davvero eccellente, è migliorata con il passare del tempo. Giunta ormai  al suo epilogo, ha lasciando noi lettori con un senso di vuoto e con delle domande che si insinuano nelle nostre menti di appassionati paleontologi come una bivalve perforatrice nel legno fossile Teredo: e adesso cosa leggo? Saranno in grado prossimi libri di interessarmi così tanto come la collana Nomichirus?


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