Iceman Photoscan


Di Marco Samadelli

 

A cura di Diana Fattori

 

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Iceman Photoscan, by Marco Samadelli, Verlag Dr Friedrich Pfeil- München, 2009, ISBN 978-3-89937-098-0 Euro 22.00

 

Il 19 settembre 1991, a 3200 metri di altezza presso la sella Tisenjoch in Val Senales (Alto Adige) fu trovato il corpo di un essere umano. Dopo i primi accertamenti fu chiaro che si trattava sì di un cadavere, ma mummificato, risalente all’età del Rame precoce (seconda metà del IV millennio a.C.).

I media fecero rimbalzare la notizia dell’inusuale ritrovamento come una palla da flipper, e in breve tempo tutto il mondo venne a conoscenza de “l’Uomo venuto dal ghiaccio” conosciuto anche come Ötzi o the Iceman.

 

Il libro scritto da Marco Samadelli, responsabile della ricerca per lo sviluppo tecnologico dell’impianto di conservazione della Mummia presso il Museo Archeologico Dell’Alto Adige a Bolzano, dove, appunto, Ötzi è conservato, rappresenta un importante contributo scientifico per lo studio e la diffusione di una delle mummie più famose del mondo.

 

Samadelli è l’artefice dell’Iceman Photoscan, ovvero il progetto che si è occupato di “scannerizzare” la mummia e creare un puzzle delle varie parti del corpo per diffonderlo successivamente via internet su un apposito sito. Ötzi è stato anche sottoposto a delle riprese stereoscopiche, immagini tridimensionali che offrissero ai visitatori del sito l’opportunità di avere con il prezioso reperto un incontro virtuale il più realistico possibile.

La realizzazione del progetto è stata tutt’altro che facile, a cominciare dalla scelta del macchinario con il quale realizzare la scannerizzazione della mummia.

Uno dei problemi maggiori è stato quello di adattare l’organizzazione delle riprese alle condizioni di conservazione della mummia, che si trova in una sala frigorifera a -6.00° C e con il 98% di umidità. Per evitare di intaccarne la sterilità, il team di Samadelli ha dovuto affrontare una serie di difficoltà tecniche: dalla illuminazione fotografica che non poteva essere troppo “calda”, alla presenza umana che ha cercato di essere il meno invasiva possibile, riducendo il tempo per realizzare il lavoro di scannerizzazione della mummia al minimo indispensabile, per evitare di esporre l’importante reperto agli agenti atmosferici che ne avrebbero minato la conservazione.

I risultati di questo lavoro si possono consultare sul sito www.icemanphotoscan.eu

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Ma allora, perché comprare il libro? Semplicemente perché le informazioni che contiene sono molto più complete di quelle presenti nel sito, vengono approfonditi i vari aspetti della scannerizzazione di Ötzi, evidenziati i problemi, definiti gli strumenti. Il libro inoltre offre molte informazioni sulla mummia che non sono contemplate nel sito. Ad esempio, vengono descritti tutti, ma proprio tutti, gli utensili che la mummia aveva con sé quando è stata ritrovata, permettendo di inquadrare Ötzi nel suo tempo storico e nel suo mondo culturale; poiché la morte di Ötzi non è attribuibile a cause naturali, Samadelli formula tutte le ipotesi basate sugli indizi, come in una puntata speciale di CSI di qualche migliaio di anni fa.

Naturalmente nel libro sono incluse molte delle famose immagini in 3D che il lettore può apprezzare pienamente grazie agli speciali occhialini tridimensionali inclusi nella confezione, che permettono di guardare le fotografie nella giusta… ottica.

Iceman Photoscan è scritto in tre lingue, italiano, tedesco e inglese, ed è un interessante “souvenir” per chi ha ammirato Ötzi di persona e una fonte inesauribile di informazioni per chi non pensa di includere il Museo Archeologico di Bolzano nelle sue prossime mete di viaggio.

Diana Fattori © 2009