La Piccola Chiesa Nella Prateria


La saga dei Bonner, la Keystone Gallery e gli oceani fossili del Kansas


di Nando Musmarra


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Il giallo dei campi si stende a perdita d'occhio, anche se all'inizio di settembre i girasoli hanno perso un po' di quel colore che fanno del Kansas un luminoso tappeto dorato.

Il territorio che sto attraversando fu uno dei principali campi di battaglia della famosa "Guerra delle Ossa" tra O. C. Marsh e E. Drinker Cope. Proprio in Kansas il Dr. Theophilus H. Turner ritrovò l' Elasmosaurus platyurus (Cope 1868) che, spedito alla costa Est degli Stati Uniti, fu identificato ed erroneamente montato da E. D. Cope con il teschio attaccato alle vertebre della coda anziché a quelle cervicali. O.C. Marsh approfittò dell'errore (anche se in realtà fu Joseph Leidy, il padre della paleontologia dei vertebrati americana, ad accorgersi per primo dello sbaglio di Cope) per togliersi qualche sasso dalla scarpa, e deridere pubblicamente il suo eterno rivale.

Questo fatto esasperò ancor più la rivalità tra Cope e Marsh che sfociò in una piccola guerra privata, con tanto di spie e scorribande armate, ma proprio in Kansas produsse una tradizione di generazioni di ricercatori e paleontologi che, cresciuti all' ombra degli scontri tra i più famosi Cope e Marsh, attenuarono i toni della loro "competizione" ridimensionandola ad una sana e corretta rivalità, costruendo letteralmente la storia della paleontologia americana a cavallo tra il XIX e il XX secolo: gli schieramenti erano composti da Samuel W. Willinston e Barnum Brown da una parte, ed Edward Sternberg ed il gemello Charles H. con i figli Charles M., Levi e George, e Marion Bonner dall'altra.

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Lo stato del Kansas ha una forma più o meno rettangolare, e la I-70, l'autostrada che lo attraversa, tocca tutte le città dove si trovano i musei paleontologici più interessanti. Venendo da est, il primo che incontro sul mio cammino, è il famoso Natural History Museum of University of Kansas a Lawrence, dove nella sezione cretacea sono in mostra vari mosasauri, un fantastico Xiphactinus molossus, splendidi esemplari di squali cretacei con esemplari incredibili di Squalicorax falcatus, S. kaupi e S. pristodontus, Cretoxyrhina mantelli, Cretalamna appendiculata e Ptycodus mortoni, e non sto parlando di denti isolati, ma di mascelle complete, miracolosamente conservate intatte dopo milioni di anni!

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Continuando verso il west (lo so che dovrei scrivere "ovest", ma i paesaggi e i cowboys che intravedo lungo la strada mi fanno sentire più in un film con John Ford che nel XXI secolo) arrivo ad Hays, città natale di Sternberg dove nello Sternberg Museum of Natural History è esposto il magnifico teschio del Brachauchenius lucasi (Williston 1903), il solo genus di plesiosauro fino ad oggi conosciuto dagli oceani cretacei del Kansas. Questo esemplare, uno dei due ritrovati in Kansas, fu rinvenuto da George Sternberg in persona (l'altro, l'holotipo, lo trovò Charles H., il capostipite della famiglia Sternberg, nella primavera del 1884, durante un campo di ricerca organizzato da O. C. Marsh).

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Per quanto mi riguarda, l'attrazione principale di questo museo è la sala degli Pterodattili, dove sono esposti diverse specie di questi rettili volanti, e gli eccellenti esemplari di pesci cretacei per cui il Kansas è famoso, su cui spicca uno Xiphactinus lungo più di 4 metri che contiene nello stomaco un altro pesce carnivoro, un Gillicus di quasi due metri! Marion Bonner, durante la sua carriera di cercatore, ne trovò un altro esemplare che oggi alberga al  Royal Tyrrel Museum di Alberta in Canada.

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Immaginate di trovarvi faccia a faccia con questo brutto ceffo durante un'immersione...

Continuando ancora verso west, ad Oakley, si incontra un altro museo, il Fick Fossils & History Museum, messo su dai coniugi Fick, proprietari di un fortunato ranch con solide basi nelle formazioni cretacee più interessanti della zona. La signora Vi Fick è stata la vera anima del museo: per anni, pittosto che dedicarsi al ricamo o alle torte alla frutta, ha cercato fossili nelle sue proprietà, ed è stata particolarmente fortunata, perchè ha messo in piedi una incredibile collezione composta da più di 11.000 denti di squali cretacei unica al mondo. Parte di questi ritrovamenti sono stati usati da Vi, che aveva un personalissimo senso artistico, per creare dei veri "pezzi da museo" in puro stile naif...in pratica, creava delle composizioni (uccelli, palme, paesaggi) incollando su un supporto esemplari meravigliosi di Ptycodus, vertebre di squalo o di mosasauro. Devo confessare che vedere questo tipo di uso mi fa aumentare i capelli bianchi...ma sembra che di fossili ce ne fossero così tanti al Fick Ranch...

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A questo punto il mio viaggio verso west si interrompe, per scendere a sud ed andare in chiesa. Perché un appassionato di fossili, convinto evoluzionista, perde tempo con una chiesa nella patria degli Stenberg e di Barnum Brown invece di continuare ad andar in giro per musei di storia naturale oppure a cercare fossili? E' forse questa chiesa un imperdibile capolavoro dell'architettura con volte di brunellesca bellezza da fare invidia alle chiese italiane? Oppure lo scrivente vuole partecipare alle riunioni di un gruppo di creazionisti che credono nel "disegno intelligente" per una attualissima disquisizione sulle origini dell'uomo?

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Niente di tutto questo. La piccola chiesa nella prateria è da tempo sconsacrata ed oggi è dimora e museo/negozio del mio amico Chuck Bonner, il figlio di quel Marion di cui sto raccontando dall'inizio.

Chuck, insieme a sua moglie Barbara Shelton, ha rilevato la costruzione agli inizi degli anni 80. La chiesa è costruita in pietra sedimentaria locale proveniente dalla formazione del Niobrara chalk, risalente al cretaceo, la stessa formazione dalla quale provengono quasi tutti i fossili che ho avuto modo di ammirare nei musei del Kansas. Questa pietra, così abbondante nell'intero stato, veniva usata non solo nell'edilizia, ma anche per costruire i paletti dei recinti per il bestiame: nella prateria non ci sono alberi, e i paletti di Niobrara formation hanno da sempre supplito alla cronica mancanza di legno.

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Alcuni fossili esposti all Keystone Gallery


Quando Chuck e Barbara rilevarono la chiesa, precedentemente conosciuta come Pilgrims' Holiness Church of Pleasant Ridge fondata dai padri Pellegrini nel 1917, la struttura versava in condizioni disastrose, perché abbandonata dagli anni '50. I Bonners hanno dovuto ristrutturarla ex novo, e lì hanno aperto la Keystone Gallery, che è locata davvero in mezzo al nulla, sulla statale 83, tra Oakley e Scott city, eppure nonostante sia alta non più di 7 metri, da qualunque direzione si arrivi, si vede da almeno 10 miglia di distanza.

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Al Natural History Museum of University of  Kansas a Lawrence è esposto il calamaro gigante Niobrarateuthis bonneri, un nuovo genus trovato da Marion e rappresentato nel diorama dal figlio Chuck

Lasciata la città di Oakley e andando verso sud, si attraversa il ponte sullo Smoky Hill River: da questo punto in poi il paesaggio cambia e l'orizzonte diventa sconfinato. Guardando a oriente ci sono solo le Chalk Pyramid e verso sud spuntano un gruppetto di alberi con alcune costruzioni, uniche isole nell' oceano verde della prateria che ha sostituito i campi di girasole. Anche se siamo mille miglia lontani dal mare più vicino non è difficile chiudere gli occhi e immaginare che dove oggi c'è la prateria sconfinata, nel Cretaceo c'era un oceano, detto Interior Seaway, che divideva in due l'odierno continente nordamericano. Le alterne vicende geologiche e metereologiche hanno per almeno dieci volte cancellato e poi ricreato questo mare poco profondo, determinando la formazione di quell'alternanza di strati fossiliferi che caratterizzano i sedimenti cretacei del Kansas occidentale. In quest'oceano nuotavano non solo i temibilissimi predatori marini vertebrati i cui resti fossili troneggiano in tutti i musei nordamericani, ma anche ammoniti, calamari giganti ed ostriche grandi come le gomme di un camion. Adesso mi è più facile comprendere le sensazioni descritte da Brad Matsen nella sua fantasiosa "full immersion" nei mari cretacei del Kansas, le immaginarie nuotate insieme ai plesiosauri e ai Platecarpus, mentre gli Pteranodon volteggiavano nei cieli, tutto descritto nel libro "Planet Ocean", illustrato dai policromi disegni di Ray Troll.

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Barbara Shelton, sulla sinistra coi capelli al vento

Spuntando in mezzo al nulla, la Keystone Gallery è una sosta obbligata per chi viaggia in questo angolo di Kansas. All'interno c'è un vero e proprio museo messo su dai coniugi Bonner pieno di fossili ritrovati nel raggio di 25 miglia. Per quello che mi riguarda, oltre che ai fossili, sono interessato ad ascoltare la storia della loro  famiglia, che per un lungo periodo di tempo ha corso parallela alla storia della paleontologia americana.

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Uno Xiphactinus sp. in mostra alla Keystone Gallery

 

Al suo interno, la Keystone Gallery contiene delle enormi tele che rappresentano la ricostruzione dell'oceano durante il Cretaceo, inclusi uno Xiphactinus e un enorme Platecarpus, lungo più di 6 metri. La storia della collezione ha origine nel lontano 1925 quando il padre di Chuck, Marion allora giovanissimo, durante un escursione col suo professore di scienze, Arthur Wedel, ritrovò un teschio di pesce fossile, restando contagiato da quella febbre per la ricerca che non lo avrebbe mai più abbandonato per tutta la vita. Continuò infatti insieme a George Stemberg, da sempre molto attivo in Kansas e allo stesso Athur Wedel, che ne aveva fatto il suo discepolo preferito. Il trio ha per anni battuto la zona in cerca di fossili a bordo di una Ford T, la mitica auto che, contraddistinta da un prezzo molto competitivo, motorizzò gli Stati Uniti d'America. Oltre al prezzo favorevole, la Ford T aveva il grandissimo pregio di essere leggera e con un ottima trazione che, insieme ad una considerevole altezza da terra ne faceva una eccellente fuoristrada, tanto che Sternberg, Bonner e Wedel la preferivano ai cavalli per scorrazzare nella prateria in cerca di reperti fossili.

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Change - The only costant...


Passati i tempi spensierati della giovinezza, Bonner si ritrovò a gestire un teatro nella città di Leoti, lavoro che gli lasciava molto tempo libero per dedicarsi alla sua mai sopita passione per i fossili, interrotta solo dalla  Seconda guerra mondiale, che lo chiamò al fronte. Tornato in Kansas, Marion Bonner riprese a cercare fossili, e tanto per mantenersi in allenamento, trovò un completo plesiosauro dal collo corto, un Dolichorhynchops che cambiò per sempre la sua vita facendogli ritrovare l'amico George Sternberg, che ne favorì l'iscrizione, insieme con la moglie Margaret, alla Society of Vertebrae Paleontology, introducendolo così nell'ambiente dei più importanti studiosi di paleontologia americani.

 

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Chuck Bonner davanti ad un suo diorama


Marion Bonner contagiò con il suo entusiasmo tutti i componenti della sua numerosa famiglia, dalla moglie Margaret ai 9 figli, che cercò di instradare verso lo studio della paleontologia. I fossili ritrovati dalla famiglia Bonner, negli anni, hanno riempito la sezione cretacea dei pur capienti depositi del Natural History Museum of  Los Angeles, dove è possibile ammirare un pezzo unico, uno Pteranodon nel cui collo è conficcato un dente di squalo. Un'altra considerevole parte dei loro ritrovamenti sono al Denver Natural History Museum, al Royall Tyrrel Museum di Alberta in Canada, al Field Museum di Chicago, al Natural History Museum of University of Kansas a Lawrence e naturalmente allo Sternberg Museum of Natural History di Ft. Hays.

Il maggiore dei figli di Marion, Orville, si laureò proprio con una tesi sul  Dolichorhynchops, il plesiosauro dal collo corto trovato dal padre, e successivamente si specializzò con uno studio su un rettile volante, il Nyctosaurus, trovato da George Sternberg. Orville lavorò per alcuni anni come preparatore di fossili al museo dell' University of Michigan, poi tornò in Kansas e trascorse 30 anni come preparatore capo al Museum of Natural History dell'Università di Lawrence. Adesso che è in pensione, Orville ama ancora parlare di fossili, ma soprattutto ama andarli a cercare. Anche gli altri figli di Marion, Dana e Chuck furono contagiati dalla passione per i fossili fin dalla tenera età. Chuck mi racconta che, quando era piccolo, per la festività di Halloween non voleva indossare i soliti travestimenti da vampiro o da mostro, e si rifiutava di uscire di casa per andare a fare "scherzetto o dolcetto" se  la mamma non gli cuciva un vestito da Tyrannosaurus rex.

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Chuck nella fase preparatoria di una tela di grandi dimesioni per un museo del Kansas

Le sue inclinazioni artistiche e lo portarono a frequentare l'Accademia di Belle Arti a Ft. Hays. Durante i 5 anni del suo corso di studi, Chuck non dimenticò però l'altra sua grande passione, e lavorò come preparatore di fossili al museo Sternberg , continuando a trascorrere le estati in cerca di fossili col padre Marion.

Chuck e Barbara Bonner viaggiano spesso negli Stati Uniti per tenere conferenze sulle modalità di ricerca, preparazione e conservazione dei fossili del Kansas nei più importanti musei della nazione.

I Bonner organizzano tours paleontologici in ranches privati dove i cercatori vengono portati a bordo di un'automobile d'epoca (non si tratta della storica Ford T, ma di una meno "preistorica" ma più capiente Chevrolet Suburban del 1949, con la meccanica completamente ristrutturata e modernizzata). Chuck definisce l'esperienza della ricerca dei fossili in Kansas con queste parole: "Nessuno può immaginare quanto è bella la prateria del Kansas. Dietro i girasoli si nascondono canyon, vallate ed archi naturali. L'erosione ha intarsiato i paesaggi nella bianca pietra calcarea fossile locale e tutto cambia continuamente di colore, a seconda della luce. Ed è proprio la luce a riservare le più belle sorprese durante le nostre escursioni. Ogni roccia, ogni ruscello ed ogni canyon, può nascondere un tesoro fossile che viene rivelato solo dalla luce giusta. Un Mosasaurus, uno Xiphactinus, uno Ptycodus, un Gillicus oppure uno Pteranodon possono nascondersi proprio dove ci si è fermati per il picnic... mai porre limiti alla provvidenza quando si cerca in Kansas".

E' ovvio che a queste parole mi entusiasmo come un bambino al solo pensiero che domani andremo nella prateria a cercare fossili!

Da quando hanno aperto la Keystone Gallery, i Bonner hanno ritrovato decine di esemplari importanti che adesso sono esposti nei maggiori musei americani, tra i tanti, quello di cui sono particolarmente fieri è il ritrovamento di un teschio, che supera un metro in lunghezza, di uno Pteranodon, il rettile volante padrone incontrastato dei cieli del Kansas durante il Cretaceo.

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Una vecchia scatola di sigari (appartenuta a Sternberg?)  che contiene denti di squalo cretacei

Mentre parliamo, il vento della prateria comincia ad alzarsi, e diventa impossibile restare all'aperto a chiacchierare e a guardare l'orizzonte sconfinato. Ci rifugiamo dentro casa, e Chuck va a prendere la sua collezione di denti di squalo cretacei, lasciatagli dal padre in ricordo delle prime epiche ricerche insieme a George Sternberg negli anni '30. Poi la mia attenzione viene catturata da un inusuale ritratto di un uomo a cavallo di un mosasauro. Riconosco lo stile, è di uno dei miei paleoartisti preferiti...è proprio Ray Troll!

Nonostante Ray abiti a Ketchikan in Alaska, trova sempre il modo di passare la vita in viaggio ed è amico di Chuck da lungo tempo. Durante una spedizione alla ricerca di fossili con i Bonner, Ray ha trovato un raro Pteronodon che oggi è in esposizione alla Keystone Gallery.

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L'originale fossile di Pteranodon (una zampa e il bacino) trovato dal paleoartista Ray Troll,  ribattezzato da quel giorno Ray Ptroll - www.trollart.com

Mentre vivono in mezzo al nulla, i Bonner continuano a coltivare le loro passioni: Chuck non ha dimenticato di essere un  poliedrico artista, i suoi paleodiorami sono esposti in diversi Musei di Storia Naturale dello stato, inoltra coltiva da sempre la passione per la musica blues e country ed ha inciso dischi con lo pseudonimo Lonesome Charly; la moglie Barbara, fotografa ed amante delle scienze ottiche in generale, ha nei paesaggi del Kansas il giusto background per le sue opere fotografiche, e come la più famosa "compaesana" Amelia Earhart, la prima donna al mondo che sorvolò l'Atlantico, ha un brevetto di pilota, e spesso sorvola la prateria "in solitario" (Chuck sostiene che questo è il motivo per cui Barbara trova più fossili di lui...perchè li ha visti prima dall'alto...).

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Un disegno di Ray Troll che raffigura Marion Bonner

 

Il vento comincia a soffiare con maggior forza, le pale eoliche che producono energia per casa Bonner girano sensa sosta. E' tardi e dopo una giornata trascorsa a guidare e chiacchierare sono davvero stanco. Sarà il caso di andare a dormire, domani ci aspetta la prateria con i suoi tesori cretacei nascosti...hai visto mai che trovo uno di quei denti giganti di Ptycodus che ho visto al Fick MuseumWink?

 

www.keystonegallery.com

 

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La pesca miracolosa

Che esca avra' usato Barbara Shelton per prendere all'amo questo Bananogmius sp.? L'esemplare e' attualmente nella collezione del Museo di Storia Naturale di Denver, in Colorado

Nando Musmarra © 2001-2008